Da molti anni ormai, in televisione, seguiamo i Talent show. Ma cosa sono in effetti i Talent show? E soprattutto, che scopo hanno? 

Certi talent puntano tutto sul conflitto, quindi su inutili sceneggiate e baruffe tra concorrenti, insegnanti e giudici. Questo è sbagliato, brutto, stupido e inutile. Altri invece propongono esibizioni di cantanti più o meno talentuosi, senza particolari teatrini. 

Se vi aspettate che dal Talent show esca la nuova Popstar che scalerà tutte le classifiche, siete fuori strada. Dal talent show escono degli ottimi esecutori. Cantanti. Non autori. 

In questi anni, si dà sempre più spazio agli esecutori che ai cantautori. E questo è sbagliato, per un motivo molto semplice:

se la musica e i testi sono affidati ad autori che non cantano ciò che scrivono, inevitabilmente non si produrrà nulla di buono. Il cantautore che scrive un testo, lo corregge, lo cancella, lo scrive e lo riscrive mille volte per evitare frasi "da cioccolatini", mentre l’autore che scrive un testo e si rende conto di aver scritto una banalità, se ne sbatte “tanto lo canterà qualcun altro!”. Chi non canta o non suona in prima persona ciò che scrive, non sarà mai motivato come un cantautore che realmente ha qualcosa da dire. Senza contare che se un autore scrivesse una canzone realmente originale, bella e ricercata, dubito fortemente che la farebbe cantare a qualcun altro.

Questo è uno dei motivi per cui la musica contemporanea è in una fase di declino.          MENO CANTANTI!   PIU' GRUPPI    E   CANTAUTORI!

Quindi:

i Talent show sono appunto degli SHOW. Sono come delle serie Tv, sono belle ed emozionanti ma sono “fiction”. Niente di "reale". È entertainment. Se li si guarda con questa premessa ce li si può gustare, perché obiettivamente sono dei bei programmi, danno la possibilità di accrescere la conoscenza musicale e di appassionarsi a quest'arte in modo diverso dal passato. Non uscirà il nuovo Noel Gallagher da Xfactor 2014. Ed è meglio così. Godiamoci lo spettacolo senza altre pretese.