…fa dei numeri pazzeschi, è ultra professionale, si allena giorno e notte, ha un fisico perfetto e tanta voglia di vincere, di migliorarsi sempre e comunque.
E' un campione?
Per dirlo bisogna chiarire il termine “campione”.
Il vocabolario se ne lava le mani e dice che, in ambito sportivo, “campione” è il vincitore di una gara o di un complesso di gare; ma parliamoci chiaro, ognuno di noi ha ben in testa che cos’è, o meglio, cosa deve rappresentare un Campione.

Ecco cosa deve essere, per me, un campione.
Innanzitutto parto da cosa NON deve essere: esaltato, egoista, egocentrico, ansioso, turbato. Quando vedo giocare Cristiano Ronaldo, io vedo tutte queste cose. E' costantemente attento, concentrato, tirato più di una corda di violino e con il pensiero di dover dimostrare sempre di più. E fino a qui è tutto perfetto.

Facendo del qualunquismo spiccio: con tutto quello che guadagna ci mancherebbe solo che non fosse attento e concentrato!
Tornando a noi.
I numeri spaziali, le finte, i tunnel e i fronzoli che fa almeno 30 volte a partita sono, per l’80% delle volte, inutili. Non strettamente necessari ai fini dell’azione.
E va benissimo così!
Il calcio è un gioco! Senza le giocate di certo non sarebbe lo sport più praticato e seguito al mondo (immaginatevi se ci fossero solamente squadre composte da 11 Javier Zanetti o Thiago Motta, probabilmente sarebbe meno seguito del Carling). Le giocate, le finte e i numeri incredibili, dato che per buona parte dei casi sono completamente inutili, devono uscire per il solo divertimento del giocatore, per istinto, ignoranza, con serenità ed il sorriso sul volto. Penso a Ronaldinho. Giocatore eccezionale ma obiettivamente almeno la metà dei numeri che faceva erano fine a se stessi. Lui si divertiva, non tanto a vincere, quanto a giocare.
Cristianone invece esegue delle giocate in maniera impeccabile, da tutorial su youtube. Le gambe e i piedi vanno talmente veloci da preoccupare gli epilettici, ma se lo si guarda in faccia, mentre fa quelle giocate è tesissimo e concentratissimo!
Dato che spesso e volentieri i numeri sono inutili ai fini del gioco, le cose sono due:

- O li fai serenamente e divertendoti;
- O fai a meno di farli.

Si dice spesso che il campione è colui che fa sembrare semplici delle cose difficilissime. Le cose che fa CR7 quando gioca, mi sembrano tutt'altro che semplici. Ogni sua mossa mi sembra impossibile, mi fa pensare che deve esserci una preparazione fisica sovrumana dietro quello che fa. Il calcio è un gioco, è divertimento. Non preparazione ma istinto. Non fisico, ma talento. Spensieratezza, non tormento.

Chiaramente l’evoluzione di questo sport richiede che ci sia una preparazione fisica sempre, ma non bisogna perdere la vera essenza del gioco del calcio.

Quindi:

Per rispondere alla domanda iniziale dobbiamo porci un’altra domanda, un po' più suggestiva:
Quando vostro figlio vi chiederà cos’è il calcio, di chi gli parlerete?
Io gli parlerò di quei giocatori che reputo campioni di professionalità, eleganza, estro, stile, grinta o talento puro.
Io gli parlerò di Zinedine Zidane, Roberto Baggio, Paolo Maldini, Andres Iniesta, Xavi Hernandez, Gennaro Gattuso, Steven Gerrard, Ronaldinho, Javier Zanetti, Andrea Pirlo, Kakà, Francesco Totti, Samuel Eto’o, Yaya Touré, Messi, Gigi Buffon, Frank Lampard, Ronaldo (il fenomeno) e molti altri che sicuramente ho dimenticato, ma il punto è che ho almeno 200 nomi prima di arrivare a menzionare Cristiano Ronaldo, perché non rappresenta quello che per me è il calcio.