La situazione in questione non è quella generata dall’enorme bolla dei derivati o quella dovuta alla crisi finanziaria 2008 e nemmeno quella causata dal passaggio all’euro.

Non stiamo parlando di logge massoniche e nemmeno di piani complottistici di banchieri e capi di stato.

La nostra situazione non ci è stata imposta dall’alto.

Siamo noi che rendiamo l’Italia uno schifo. Siamo noi che rendiamo l’Italia l’italia.

L’andamento dello Stato non dipende da chi lo rappresenta e nemmeno da pericolosi accordi internazionali. L’andamento dello Stato dipende dai cittadini e dalla loro capacità di dissociarsi, quando possibile, dalle scemenze che ci vengono dette.

Venerdì 21 Ottobre ci sarà uno sciopero generale. Riporto qui sotto le cosiddette motivazioni di tale sciopero.

“I mezzi di trasporto nella giornata del 21 ottobre potranno subire soppressioni e causare danni a tutti i pendolari e i viaggiatori su tutto il territorio italiano. Lo sciopero di 24 ore interesserà il trasporto ferroviario e anche i trasporti pubblici come bus, tram e metropolitane locali. Le agitazioni dello sciopero sono state indette con l’obiettivo fondamentale di “fermare il Paese” per contestare il governo Renzi e manifestare il totale disappunto dei cittadini, alle riforme degli ultimi anni, allo Jobs Act, alle pensioni, alla "buona scuola" e promuovere la campagna per il No al referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre 2016 al quale i cittadini sono chiamati a votare per esprimere il loro parere”.

OBIETTIVO: “fermare il Paese”;

MOTIVO: contestare il governo Renzi e manifestare il totale disappunto dei cittadini, alle riforme degli ultimi anni, allo Jobs Act, alle pensioni, alla "buona scuola" e promuovere la campagna per il No al referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre 2016 al quale i cittadini sono chiamati a votare per esprimere il loro parere.”;

QUANDO: 21 Ottobre;

COME: i mezzi di trasporto potranno subire soppressioni e causare danni a tutti i pendolari e i viaggiatori su tutto il territorio italiano.

 

Ora, è difficile non dire la solita frase “ma che ie frega a Renzi se bloccate i treni tanto lui c’ha l’auto blu”, ma effettivamente, se nel 2016 c’è ancora gente che spera di cambiare le cose adottando un comportamento passivo ovvero “NON facendo”, la nostra situazione non cambierà.

Lo sciopero, come lo concepiamo noi, esiste solo in Italia. E un motivo ci sarà.