Il 24 ottobre 1857 venne fondata la prima squadra di calcio della storia: lo Sheffield FC.

Ciò vuol dire che da 161 anni, nel nostro pianeta, si gioca a calcio.

Oggi il calcio è cambiato molto ed è spesso criticato.

Ma il calcio è così diffuso per dei motivi ben precisi.

Il calcio si gioca all’aria aperta. Sempre. Con sole, vento, pioggia e neve. Il calcio è divertimento. Il calcio è gioco di squadra. Il calcio è spogliatoio. Il calcio è amicizie che durano una vita. Il calcio è sfogo. Il calcio è fatica. Il calcio è gestire una sconfitta. Il calcio è intuizione, creatività, intesa. Il calcio è adrenalina. Il calcio è dentro la fontana per festeggiare la vittoria del Mondiale.

Il calcio è tante cose ma prima di tutto è un gioco. E di giocatori, in questi 161 anni, ne sono passati davvero tanti. Chi si è distinto per il tocco di palla, chi per la grinta, chi per la velocità, chi per l’eleganza e via così.

Certo, ognuno ha i suoi gusti.

Ma se dovessimo eleggere un giocatore che rappresenti “Il Calcio”?

Uno che abbia un po’ tutte le caratteristiche e che abbia vinto qualche trofeo che lo certifichi?

Non necessariamente il più forte, non necessariamente il più vincente, ma quello che ha trasmesso più di tutti la passione, il divertimento e l’arte intrinseca nel calcio?

A questa descrizione corrisponde un unico profilo.

Oggi si ritira il signor Ronaldo de Assis Moreira, meglio noto come Ronaldinho.

Oggi si ritira Il Giocatore di Calcio.